Pier Aldo Rovatti parla con Massimiliano Nicoli di Marx nella nostra crisi, a Vicino/lontano, Udine, domenica 12 maggio, alle 15 (Oratorio del Cristo).

Su Marx si continua a scrivere molto in Europa e nel mondo intero, ma non è così facile mettere a fuoco l’attualità del suo pensiero. Come dobbiamo collocarlo? Con quali domande è opportuno oggi avvicinarsi a Marx? E quali risposte possiamo riceverne?
Rovatti e Nicoli hanno entrambi una formazione filosofica ma tra loro c’è un grande gap generazionale e un diverso rapporto con le pratiche del presente. Entrambi pensano tuttavia che si debba partire dalla “nostra crisi” e dalle esigenze di teoria che da essa provengono. Cosa è diventata la società capitalistica in cui viviamo e come si è trasformata la questione della classe operaia? Più precisamente, secondo Nicoli, si tratta di coniugare gli esiti del post-operaismo italiano con il Marx anomalo di Michel Foucault e di interrogarsi su idee come “comando”, “controllo”, “disciplina”, guardando soprattutto a quello che sta avvenendo nell’organizzazione del lavoro. E da qui rimodulare l’idea di “resistenza” e di “soggetto antagonista”, andando a riscoprire nel Capitale di Marx un giacimento di strumenti critici rimasto sepolto o perfino cancellato dalla storia interna del marxismo stesso.

Massimiliano Nicoli (1976) si è addottorato in filosofia a Trieste con una tesi sull’organizzazione del lavoro. È redattore di “aut aut” e ha scritto diversi saggi sulla condizione neoliberale e sul capitale umano come ideologia oggi dominante. È già stato ospite di Vicino/lontano con una lezione sul “Coraggio della verità” di Foucault.

Pier Aldo Rovatti (1942) insegna tuttora Filosofia contemporanea a Trieste. Dirige la rivista “aut aut” e il Laboratorio di filosofia contemporanea di Trieste. Fa parte del comitato scientifico di Vicino/lontano.

 

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